la trama di "Portamitanterose.it"

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buck00
CAT_IMG Posted on 15/10/2008, 22:11




Un gruppo di teatranti giovanissimi, giovani e meno giovani si incontra grazie alla disponibilità e all’entusiasmo di una signora che li ospita nella sua bella casa. Isabella (Valeria Valeri) è una donna elegante, generosa, anticonformista che si è goduta a pieno la vita e le occasioni dell’amore, senza mai sposarsi, convinta com’è che la marcia nuziale di Mendelson porti terribilmente iella. Benestante, spiritosa, contenta di sé, vive serenamente la così detta terza età: ha un solo rimpianto, quello di non avere avuto il coraggio di realizzare il suo sogno, fare l’attrice.

Per questo ospita uno strampalato gruppo di artisti che, aiutati e stimolati da lei, stanno cercando di mettere in scena un musical: “Portami tante rose.it”, anche il titolo parte da Isabella, perché quella canzone le ricorda un giorno di tanti anni prima a Piazza di Spagna…

La giornata comincia in un clima allegro e solidale, ma ben presto arriva una cattiva notizia: Aulicino, il produttore dello spettacolo, è sparito, pare con i soldi della cassa e lo spettacolo è sospeso.

Ognuno reagisce a suo modo: c’è chi pensa di tornare alle mal tollerate occupazioni di prima, chi non vuol saperne di arrendersi, chi si scoraggia. Ma Isabella sprona tutti a non rinunciare al loro sogno: i soldi si troveranno e lei è persino disposta a vendere la nuda proprietà della sua casa pur di produrre lo spettacolo. E così riprende il lavoro iniziato, facendo tesoro delle esperienze di vita di ciascuno, a partire dalle quali si prova, fra dubbi, speranze, illusioni. Il musical parlerà d’amore, dell’amore di ciascuno e di quello dei grandi personaggi della storia, ne parlerà in prosa e in musica.

Il lavoro creativo va di pari passo con la vita di tutti i giorni di questa speciale comunità: scopriamo il carattere di ognuno, le affinità elettive, ma soprattutto le storie d’amore. In fase nascente, quella fra Gloria (Roberta Bonanno) e Ciro (Pasqualino Maione), consolidate come la vita coniugale, nutrita di affetto e di ironia di Francesco (Paolo Ruffini) e Lucrezia (Claudia Campolongo), quelle già un po’ logore come il rapporto fra Giampiero (Pierfrancesco Poggi) e Cinzia (Fanny Cadeo), quelle che vivacchiano fra le reciproche paure, come la storia contrastata fra Lella (Federica Capuano) e Fabio (Enrico Pittari). C’è Martina, (Samantha Fantauzzi), una giovanissima single segnata da cattive esperienze con gli uomini che rinuncia all’amore per dedicarsi alla carriera e due ragazze, Giusi (Marina Marchione) e Laura (Susy Fuccillo) che scoprono, mano a mano, non senza difficoltà e resistenze, l’attrazione che le unisce. Il primo tempo si chiude con uno spartano (si sono dimenticati di fare la spesa), ma gioioso pasto a base di fusilli sconditi. “Quel che c’è, c’è… nella vita come nello spettacolo”, sentenzia Giampiero, il filosofo del gruppo.

Il secondo tempo si apre con un discussione da fine pranzo che, fra il serio e il faceto, affronta l’impegnativo tema della paura della morte e della vecchiaia. Poi, dopo una disarmante telefonata del produttore fuggitivo, il lavoro riparte e ciascuno a suo modo presenta le proposte che vengono dalla propria esperienza e dai propri gusti.

Nel frattempo Isabella si rende conto che i tempi della vendita della casa sarebbero lunghi e, per finanziare lo spettacolo, chiede un prestito alla banca che le viene inizialmente negato. Cinzia fa un tentativo con una sua vecchissima zia moribonda, che non ne vuole sapere di passare a miglior vita. Le prove continuano, senza nessuna certezza, ma con crescente entusiasmo. Pezzi recitati, canzoni, citazioni da celebri musical delineano sempre più precisamente la struttura dell’agognato spettacolo.

Improvvisamente, tramite un'altra mail, arriva la proposta di un’importante rete televisiva, che intende realizzare un reality basato sul loro lavoro e sulla loro convivenza. I soldi sarebbero tanti, la prospettiva è allettante, a fronte dell’incertezza che pesa ancora sul progetto teatrale. Alcuni sono tentati, altri contrari o incerti. Ma quando Isabella torna annunciando che Tirchiu, il direttore della banca, ha concesso il prestito, le due alternative diventano entrambe concrete.
Si tratta di prendere una decisione: il reality o il musical. La risposta la da il gran finale, una versione declinata secondo diversi generi musicali, (dal pop al rap, dal tango al melodico, al musical) di “Portami tante rose”.


NOTE DI SCENEGGIATURA
Portami Tante Rose è una famosissima canzone che ha attraversato intere generazioni. Enrico Vaime ed io avevamo fatto un’altra constatazione e cioè che oggi c’è un rapporto molto più saldo vorrei dire intenso, tra i giovani e le persone anziane. Ovvero, per farla facile: nonni e nipoti. Quasi che i nonni e le nonne siano psicologicamente più attrezzati a intendersi con i giovani e a correr dietro ai loro possibili sogni, alle ipotesi anche strampalate. Partendo da quest’assunto, la commedia con musiche “Portami tante rose” di Maurizio Costanzo e di Enrico Vaime scritta con la collaborazione di Chicco Sfondrini e Marco Mattolini per la regia di quest’ultimo, racconta su una bella scenografia di Alessandro Chiti e attraverso i costumi di Laura Costantini, di undici persone tutte con la voglia di fare uno spettacolo. Li riceve in casa Valeria Valeri e si trovano a carezzare questo sogno perché, anche lei lo aveva coccolato. Non vi raccontiamo l’intreccio ma sta di fatto che si stabilisce e lo si coglie a vista, un grande rapporto, una grande complicità e intesa fra Valeria Valeria e tutti gli altri (Fanny Cadeo, Pierfrancesco Poggi, Paolo Ruffini, Claudia Campolongo e sette ragazzi di “Amici”: Roberta, Pasqualino, Federica, Enrico, Susy, Marina, Samantha).

Si respira una, purtroppo oggi inedita tenerezza, tra gli uni e l’altra. Questa è la cifra più importante dello spettacolo, al di là delle canzoni arrangiate da Pino Perris e con le coreografie di Garrison. A noi sembra che ci sia in giro voglia di tenerezza. Crediamo di averla intercettata.
Maurizio Costanzo ed Enrico Vaime

NOTE DI REGIA
Lo facevo da bambino quando partecipavo alle recite di Natale , da adolescente quando mi esibivo in una filodrammatica parrocchiale, ho continuato a farlo da giovane impegnato nel teatro studentesco e poi politico, e anche dopo, da professionista, quando c’erano pochi soldi e confesso che lo faccio anche quando ce ne sono tanti e si tratta di far capire allo scenografo o agli attori il tipo di attrezzeria che serve: porto le cose da casa.

Credo che una volta nella vita sia capitato a tutti. O quasi. E’ il sintomo di una grande passione. Ho pensato a quell’entusiasmo per cercare di rappresentare questo gruppo di ragazzi e di attori giovani di talento, spronati da una estrosa ed elegante signora non si quanto over 60, che non si arrendono di fronte alle difficoltà di un produttore che scappa con la cassa e cancella lo spettacolo e lottano, con tutte le loro forze, perché il loro spettacolo, dedicato all’amore, si faccia.
Il lavorio artistico dei nostri eroi prende spunto dalla loro umanità, si nutre delle loro esperienze sentimentali, è inserito in azioni e tempi comuni a qualsiasi quotidianeità, ovviamente stravolti comicamente dalla creatività esplosiva di tutto il gruppo.

Un commedia musicale che mette a confronto tre generazioni: una anziana signora, un gruppo di ragazzi sui vent’anni o poco più e la generazione di quelli che potrebbero essere i loro fratelli maggiori. Quando me ne parlarono la prima volta, confesso fui scettico. Costanzo e Vaime sostenevano che per i giovanissimi è più facile parlare con i nonni o con i fratelli più grandi che con i genitori, troppo spesso assorbiti, se non travolti, dalla lotta quotidiana per il lavoro e per la vita.

Leggendo il testo, studiandolo e mettendolo in scena, mi sono reso conto che questo inedito confronto di età, culture, gusti musicali diversissimi è davvero interessante e ci aiuta a riflettere con leggerezza su temi importanti, sui modi di comunicare, sulle paure e le speranze di oggi, nella vita e nell’amore.

E tutto questo grazie all’impegno creativo di una grande attrice che, senza disdegnare ruoli drammatici, è sempre andata fiera dei suoi eccezionali successi nel teatro brillante, di quattro validissimi interpreti, forti della loro esperienza multimediale e dei ragazzi delle varie annate di “Amici”, compresa la più recente, impegnati in personaggi autonomi e non più ricalcati sulla loro biografia televisiva.

Il clima è quello allegro, leggero, ma non sciocco di una favola moderna. I pezzi musicali, la maggior parte dei quali molto conosciuti, sono proposti e coreografati in funzione della narrazione e non interrompono, ma portano avanti la storia dei rapporti fra i vari personaggi. Commedia con musiche, non musical, come opportunamente dice la locandina.
Il resto è frutto del lavoro appassionato di un gruppo ideativo – produttivo - tecnico stabile, consolidato, forte dell’esperienza e dei lusinghieri esiti di oltre tre anni di lavoro, a cui va tutta la mia stima e riconoscenza.
MARCO MATTOLINI
 
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digsy
CAT_IMG Posted on 15/10/2008, 22:14




Ammazza, se andiamo avanti così alla fine di sto musicOl ne sapremo più noi degli autori stessi! :lol:
W SUSY!!
 
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MarioSOS
CAT_IMG Posted on 15/10/2008, 22:27




bella la trama....peccato che la realtà è totalmente diversa
 
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debs6523x
CAT_IMG Posted on 16/10/2008, 07:49




A me la trama piace moltissimo!
Interessantissime le parti interpretate da Susy e Marina: due ragazze che scoprono, sia pur con difficoltà, la reciproca attrazione. Con tutto rispetto gli altri personaggi sono già "visti", ma i loro ruoli sono abbastanza inconsueti nel teatro italiano, almeno da quello che so io.
Complimenti agli autori e soprattutto alle ragazze per l'interpretazione...anche se non le ho viste e credo non le vedrò mai, i complimenti glieli faccio sulla fiducia!
 
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Prozium
CAT_IMG Posted on 16/10/2008, 10:54




Tiziana, ha avuto lo stesso mio pensiero.

CITAZIONE
Giusi (Marina Marchione) e Laura (Susy Fuccillo) che scoprono, mano a mano, non senza difficoltà e resistenze, l’attrazione che le unisce

Che vorrai dire mai sta frase ???

Cmq leggendo il titolo del topic, pensavo che erica fosse stato allo spettacolo e che ci voleva rilevare la trama !!!!!!!!!! Non fatelo mai !!!!!!!!!!!!!!!! Già ho mio fratello che rivela sempre i finali dei film,poi ho un amico che durante i film che ha già visto deve anticipare tutte le scene più importanti (Sai, adesso succede che ...) :angry:

Pertanto chi sà qualcosa, taccia !!!! O almeno riveli che rapporto hanno Susy e Marina nel musical. La frase citata è un pò ambigua. :blink:
 
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buck00
CAT_IMG Posted on 16/10/2008, 10:57




CITAZIONE (Prozium @ 16/10/2008, 11:54)
che rapporto hanno Susy e Marina nel musical. La frase citata è un pò ambigua. :blink:

una bonannina che è stata al brancaccio mi ha detto che c'è "simpatia" tra susy e marina
 
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MarioSOS
CAT_IMG Posted on 16/10/2008, 11:25




CITAZIONE (buck00 @ 16/10/2008, 11:57)
CITAZIONE (Prozium @ 16/10/2008, 11:54)
che rapporto hanno Susy e Marina nel musical. La frase citata è un pò ambigua. :blink:

una bonannina che è stata al brancaccio mi ha detto che c'è "simpatia" tra susy e marina

ma che tipo di "simpatia"?ci sono tanti tipi di simpatie :lol:
 
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debs6523x
CAT_IMG Posted on 16/10/2008, 12:40




Boh, a me la frase sembra abbastanza chiara. Anche l'anno scorso in Ad un passo dal sogno uno dei personaggi, mi sembra interpretato da Antonio Fiore, si confessava omosessuale. E' chiaro che poi, trattandosi di spettacoli per famiglie, omossessualità e lesbismo non vengano affrontati in modo crudo ed esplicito, ma con molta leggerezza.
A me sembra una buona cosa che a Susy non sia stato affidato un personaggio che possa ricordare troppo quella che era lei ad Amici: la ballerina sensuale vessata dall'insegnante strega. Il personaggio di una ragazza che tra mille dubbi scopre di essere attratta da un'altra ragazza, mi sembra più interessante.
 
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digsy
CAT_IMG Posted on 16/10/2008, 13:45




Povera Susyna, proprio quella bruttona di Marina dovevano darle??? Fosse stata Samanta almeno era più carina!! :lol:
W SUSY!!
 
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Alessandra93
CAT_IMG Posted on 16/10/2008, 17:41




qnd ho saputo il ruolo ke doveva interpretare susy nel musical ero un po scettica...ma poi mi sn ricreduta xk nn è la solita storia d'amore..è una cosa originale qnd nn vedo l'ora di vederelo!
 
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jordy1
CAT_IMG Posted on 16/10/2008, 17:58




Menomale che è solo finzione! Ci manca solo che Susy sia omosessuale! Con tutto il rispetto per chi lo è,ma Susy non deve esserlo!! Comunque lo spettacolo dovrebbe essere veramente qualcosa di straordinario.
 
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Prozium
CAT_IMG Posted on 16/10/2008, 19:19




Susy nel ruolo di una lesbica ???? Omiodiodiodiodiodiodiodiodiodiodiodiodiodiodiodiodiodiodidiodiodiodio
Non dovevate dirlo. Io che sono un depravato all'enesima potenza adesso che faccio, Riempio la vasca con acqua fredda e ci metto qualche pezzo di iceberg. Ma temo che non serva a nulla.

Quoto Alby, ma proprio a marina la dovevano affibbiare. Mah speriamo meglio nel prossimo musical allora :woot:
 
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mutulove96
CAT_IMG Posted on 16/10/2008, 19:24




O.O
 
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Sweet M.
CAT_IMG Posted on 17/10/2008, 07:24




oooooo mamma povera susy... 0.o
 
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13 replies since 15/10/2008, 22:11   341 views
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